venerdì 20 luglio 2012

Un grande moto d’orgoglio può far rinascere l’Unione (Il Piccolo)

Appello del Comune alle forze imprenditoriali e professionali della città dopo che troppi avventurieri hanno provato ad appropriarsi dell’Alabarda
Un grande moto d’orgoglio della città. L’Unione può rivivere solo se le forze economiche migliori di Trieste sapranno unirsi per finanziare il progetto. Il Comune è disponibile a fare da regista all’operazione, offre da parte sua quanto può offrire in termini di agevolazioni (a partire dalla concessione dello stadio gratuita o comunque a una cifra simbolica) ma soprattutto, in queste ore, si appella ai triestini che possono fare un
investimento nello sport a farsi avanti. «Certo, in questo momento la crisi induce a tutte altre priorità, lo capisco bene – commenta il sindaco Roberto Cosolini -. Ma è altrettanto vero che in città ci sono forze, imprenditoriali e professionali, che possono farsi avanti per offrire  il loro aiuto. Ed è l’economia locale che deve muoversi, che deve riscoprire l’orgoglio di fare qualcosa per la comunità. Troppe ne abbiamo viste in questi mesi rispetto a personaggi che venivano da fuori e dicevano di voler far rinascere l’Unione...» Già, troppe ne hanno viste, il sindaco Cosolini e l’assessore Edera. Scoprendo figure che probabilmente mai più avrebbero immaginato potessero aggirarsi nel mondo dello sport. L’ultimo esempio? Morta e sepolta la cordata veneta, l’uomo che l’aveva promossa, Vittorio Fioretti - già direttore generale della Triestina tra le fine degli anni Novanta e l’inizio del Duemila - si è nuovamente fatto vivo l’altro giorno con Trieste offrendo l’intervento di tale Piero Mancini, già suo presidente ad Arezzo, un altro personaggio che ha conosciuto da vicino il significato della parola “fallimento” finendo poi per altre vicende, non sportive cioè, perfino in carcere... Insomma, sembra quasi che i poveri resti della fu Triestina siano una calamita per troppi avvoltoi che aleggiano nel  cielo del calcio. (Troppo facile immaginare quale può essere stata la risposta che si è poi beccato Fioretti dopo quest’ultimo abboccamento). E a proposito di figure dal passato non proprio specchiato, Ettore Setten, l’uomo uscito con una condanna dal fallimento del Treviso, ha confermato in una intervista all’edizione trevigiana del Gazzettino, che era pronto a tornare nel calcio con la Triestina nel ruolo di sponsor. L’imprenditore infatti prova a smentire in realtà confermando: «Io a Trieste? Una notizia che non ha senso» ha dichiarato, aggiungendo però: «Forse si potrà fare qualcosa a livello di sponsorizzazione, ma niente di più». Appunto, proprio quello che Il Piccolo aveva scritto. Come dire che davvero attorno ai resti della Triestina hanno nelle ultime settimane provato a ballare in tanti, in troppi, per non dire dell’ultima sciagurata presidenza che ha portato al fallimento,  firmata Sergio Aletti. E allora ecco l’appello del Comune a che la città riscopra il proprio orgoglio. Perché l’avvilente  domanda rimane la stessa: possibile che ce la facciano il Kras, il Tamai, la Sanvitese  e Trieste no?
Guido Barella

SOTTOSCRIZIONE
Dai tifosi un appello alla Fondazione CRTrieste
Intanto la raccolta avviata per salvare il patrimonio storico ha già superato i 17.500 euro
Una precisa e formale richiesta di aiuto alla Fondazione CRTrieste per acquisire il marchio e il patrimonio storico della Triestina: è quella che è partita ieri dal Centro di coordinamento dei Triestina Club, a firma del presidente Sergio Marassi, per coinvolgere un’importante istituzione cittadina e irrobustire in modo decisivo la sottoscrizione voluta dai tifosi e appoggiata da Il Piccolo, sottoscrizione che peraltro ha già raggiunto e superato i 17.500 euro.
n una nota, infatti, Marassi afferma di aver presentato alla Fondazione CrTrieste una richiesta di contributo finanziario per il sostegno dell’iniziativa “Fai rivivere l’Unione”. «La raccolta fondi - afferma nella nota il presidente del Centro di coordinamento - grazie soprattutto al sistema delle Elargizioni messo a disposizione da Il Piccolo, sicuramente raggiungerà un importo importante ma probabilmente non adeguato per diventare un’offerta di acquisto, visto che il patrimonio storico dell’Unione Sportiva Triestina Calcio è stato stimato dalle perizie del Tribunale in 330 mila euro. Pertanto, in considerazione che tanti interventi e progetti della Fondazione CRTrieste sono rivolti anche al settore dello sport, si è ritenuto di chiedere il coinvolgimento nell’iniziativa con un contributo che permetta ai tifosi- sottoscrittori di fare l’offerta adeguata. Ad acquisizione avvenuta, è intenzione del Centro Coordinamento e dei suoi tifosi di proporsi come custodi del materiale storico, o meglio diventare i promotori dell’allestimento di un museo sulla storia della Triestina Calcio di cui ne sarebbero comun quei custodi». Questo l'aggiornamento delle Elargizioni al 17 luglio: Andrea De Silvestro 25 euro, Sergio Accerboni25 euro, Roberto Banelli 100 euro, Maria Grazia Marsich e Alessandro Bloise 30 euro,Giuliano Lauri 50 euro, Diego Bagatin 10 euro. Il totale di giornata è quindi di 240 euro. Il totale complessivo (che vede registrati anche i primi contributi giunti direttamente sul conto corrente dell'Associazione dei Triestina club) ammonta quindi a 17.696 euro. La raccolta dei fondi viene effettuata con le Elargizioni al Piccolo: i moduli sono disponibili nelle agenzie dell’Unicredit e nella compilazione si deve indicare la causale “Pro Triestina” e come beneficiario della donazione l’Associazione nazionale Triestina club. Ma non è questa l’unica modalità di adesione. Il Coordinamento dei Triestina club ha attivato altri due strumenti. Dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19 è infatti aperta la sede sociale in via dei Macelli presso il quale ci si può rivolgere di persona. Inoltre si potrà anche effettuare il versamento tramite un bonifico bancario a beneficio del conto corrente 40300077 (il codice iban è IT90G05336022020000) intestato all’Associazione Nazionale Triestina Club con la casuale “pro Triestina”, conto corrente che è stato aperto all’agenzia della FriulAdria Credit Agricole di piazza Foraggi.

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