La frase è significativa e la dice lunga su quello che sarà il mercato rossonero: «I top player non entrano più qui». Adriano Galliani l’ha pronunciata due sere fa, uscendo dal ristorante Giannino con Mino Raiola. Il messaggio ai tifosi è chiaro: meglio mettersi l’anima in
pace, difficilmente dopo Ibrahimovic arriverà un grande nome in attacco, perché il club non può permettersi di spendere troppo tra cartellino e ingaggio. Quindi Tevez e Dzeko, giocatori che guadagnano più di 5 milioni a stagione, piacciono ma sono difficili da raggiungere. Per questo Galliani, che negli ultimi anni ha sempre dimostrato di essere bravissimo a fare le nozze con i fichi secchi, sta aguzzando l’ingegno per trovare una soluzione low cost. Che non sarà a breve termine, perché il mercato insegna che gli affari migliori (vedi Nocerino) si fanno alla fine di agosto. In questo contesto s’inseriscono i nomi di Alessandro Matri, la new entry degli ultimi giorni, che dalla Juventus potrebbe ritornare nel club dove ha fatto la trafila giovanile. E quello di Andrea Ranocchia, difensore centrale dell’Inter. Matri in prestito La strada però è lunga e tortuosa per entrambi per una serie di motivi. Partiamo da Matri: l’attaccante della Juve piace al Milan perché ha un ingaggio alla portata (poco sotto i due milioni), è una prima punta e ha il gradimento di Massimiliano Allegri, che l’ha avuto a Cagliari e lo riprenderebbe volentieri. Matri è sul mercato, la Juventus lo cederebbe volentieri per incassare soldi da reinvestire, però lo valuta non meno di 15 milioni. Il Milan invece lo vorrebbe in prestito perché il suo obiettivo è risparmiare il più possibile per ripianare le finanze del club. Al momento, quindi, non ci sono le basi di partenza per aprire la trattativa,ma nel mercato non si sa mai. Per questo il Milan resta alla finestra: magari più avanti, se la Juventus sarà costretta a vendere Matri per fare posto a un altro attaccante e magari sarà più disponibile a trattare sul prezzo, allora Galliani si rifarà avanti. Ranocchia solo in offerta Discorso simile per Andrea Ranocchia: il difensore centrale al momento non è sul mercato, però non è molto considerato dall’allenatore interista Andrea Stramaccioni. Quindi anche in questo caso il club rossonero non farà alcuna mossa però resta a guardare. Ranocchia è stato pagato 18 milioni, il prezzo del suo cartellino si aggira intorno ai 15 milioni di euro. Una cifra che il Milan non è intenzionato a spendere. Dall’altra parte l’Inter sarebbe disposta a privarsi di lui solo nel caso in cui gli offrissero tanti soldi. Quindi al momento sembra difficile trovare un punto d’incontro tra i due club. Il concetto è chiaro: Ranocchia interessa al Milan nel caso in cui diventi un’occasione. E adesso non lo è. Ci sarebbe poi un altro discorso che riguarda sia Juventus sia Inter: nessuna delle due avrebbe piacere a rinforzare il Milan,ma è anche vero che in un periodo di crisi come questo entrambe potrebbero chiudere un occhio per mettere a posto i bilanci. Ieri intanto in via Turati si è parlato di Ramiro Funes Mori, fratello di Rogelio, difensore centrale del 1991, che gioca nel River Plate, argentino con passaporto italiano. Robinho incedibile Insomma, la situazione rossonera non è rosea. «I top player non vengono più, ma si possono costruire», ha sentenziato Mino Raiola. Galliani dovrà fare tesoro di questo suggerimento, cercare di costruirsi in casa i campioni del futuro e intanto valorizzare i giocatori che ha. Forse anche per questo motivo il club rossonero ha bloccato la cessione di Robinho, dicendo no definitivamente al Santos. Il mercato brasiliano chiude oggi alle 18 (mezzanotte italiana), probabile che il club tenti un ultimo assalto. Galliani è intenzionato a resistere. Chissà se questa volta ci riuscirà davvero.
MATTEO BREGA - FABIANA DELLA VALLE
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