Gioco delle parti o dichiarazione d’intenti reale? Si potrebbe essere portati a considerare la prima ipotesi, ma certo è che le dichiarazioni di Roberto Mancini su Edin Dzeko e Carlitos Tevez non infondono particolare tranquillità. «Sono due grandi campioni— ha detto ieri il tecnico del Manchester City a Sky — e loro con Aguero e Balotelli sono i nostri attaccanti. Resteranno entrambi con noi, qui c’è un progetto importante». Una frase secca che parrebbe non ammettere repliche,ma alla fine delle trattative manca ancora un mese e mezzo e l’evoluzione della vicenda Thiago Silva insegna come sul mercato le certezze non siano mai davvero tali. Agenda fitta Per quanto riguarda i due attaccanti del City lo scenario potrebbe cambiare se arrivasse Van Persie. In tal caso uno fra Dzeko e Tevez partirebbe. Mancini ha commentato al proposito: «Se Van Persie vuole venire, con l’Arsenal potremmo pensare a uno scambio con uno come Dzeko». Di Milan quindi non si parla. La differenza potrebbe allora farla la volontà del giocatore, che vorrebbe lasciare il City e vestirebbe il rossonero molto volentieri. Per quanto riguarda Tevez, Galliani
attraverso l’agente Giuseppe Riso è in contatto continuo con l’entourage di Carlitos, nonostante le recenti dichiarazioni di fedeltà dell’attaccante («Qui sto bene, penso di essermi ambientato. Voglio fare la mia parte per vincere ancora con il City»). Riso ha trascorso il fine settimana a Forte dei Marmi con l’a.d. rossonero in attesa che arrivi in Italia Kia Joorabchian, il manager dell’argentino. La settimana prossima per Galliani sarà quindi quella degli incontri: per Tevez, per Dzeko (già oggi?) e forse anche per Rolando. Nei suoi vari appuntamenti in Versilia il numero due di via Turati si è visto anche con Davide Lippi, che cura dall’Italia gli interessi del difensore del Porto. Occhio però alla concorrenza: il quotidiano portoghese A Bola parla di un’offerta di 10 milioni del Fenerbahçe.
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