Questa sera o domani mattina la costituzione ufficiale del club davanti al notaio
Sarà Adriano Del Prete il garante della triestinità nel consiglio direttivo della Nuova Triestina. «Rappresenta una figura di garanzia nella società: vuole bene alla Triestina, è un manager dalle capacità note ed è già stato nel direttivo alabardato per cui conosce le
dinamiche di una società di calcio» sottolinea l’assessore comunale allo Sport Emiliano Edera. «Il sindaco Cosolini mi ha chiesto la disponibilità e io ho detto subito di sì - conferma lo stesso Del Prete -. Non conosco ancora i due imprenditori venetiche faranno rinascere la società,ma francamente la cosa non mi interessa più di tanto: io mi fido del sindaco e so che Cosolini e l’assessore Edera hanno giustamente fatto tutti i loro accertamenti». E così Adriano Del Prete è pronto a rimettere piede nella sede della società alabardata. Lui, nel mondo del calcio ormai da almeno 25 anni, era stato dirigente accompagnatore già tra il 1999 e il 2002,un anno con la Beretti e due con la prima squadra: la foto che pubblichiamo a lato testimonia la sua presenza al fianco degli eroi di Lucca, al termine del campionato 2001/2002 che riportò l’Unione in serie B. Quindi, a partire dall’ottobre 2007, Del Prete era stato per un anno vicepresidente di Fantinel, designato dall’Acegas: quindi la società di servizi ritirò la sua partecipazione nella Triestina e lui ovviamente lasciò l’incarico, continuando a frequentare domenicalmente lo stadio - in casa come in trasferta - spinto dalla grande passione per i colori alabardati. Professionalmente, Del Prete, dopo essere stato top manager alla Siot e vicepresidente di Confindustria Trieste, è attualmente presidente di Amt holding, la finanziaria del Comune che controlla la Trieste Trasporti. Insomma, pian piano sta prendendo forma la nuova Triestina: questa sera o al massimo domani i due (misteriosi) imprenditori veneti che hanno deciso di rilanciare la società saranno a Trieste per formalizzare la nascita della nuova società: «commercialista e notaio sono già stati allertati» conferma l’assessore Edera. Il Comune poi ha già messo a segno il primo risultato che si era prefissato: una presenza triestina di controllo e garanzia nel nuovo direttivo. Ora vuole lavorare sul secondo obiettivo: acquisire il marchio della società per poi cederlo ai nuovi proprietari in comodato d’uso: «Ne abbiamo già parlato - conferma il curatore fallimentare Turazza - e in linea di principio non ci sono problemi, anzi il Comune è un’ottima controparte ». Insomma, i tasselli del puzzle alabardato stanno iniziando ad andare al loro posto. Manca però il cuore del quadro: l’identità dei nuovi investitori. E non è poco...
Guido Barella
I PROPRIETARI NELL’OMBRA E IL TIFOSODOC
La Nuova Triestina stavolta, forse, nasce davvero. Oggi o al più tardi domani. Anche perchè basterebbero un paio di giorni a tergiversare e anche l’ultimissimo treno sarebbe bell’e perso. Non si sa quale sarà la stazione di partenza, dato che per la serie D c’è un’apertura ufficiosa da parte federale ma la buona volontà non basta, ci sono 300mila euro da versare per cominciare. Ma non è l’unico quesito da risolvere. Siamo di fronte a un caso più unico che raro: della Nuova Triestina si conosce il nome del garante ma non dei proprietari. E l’identità di questi ultimi non è stata ufficializzata nemmeno al soggetto, il garante Adriano Del Prete appunto, che dovrà lavorare con loro. Del Prete afferma di fidarsi dell’impegno del Comune. Di sicuro, almeno, con lui nel consiglio della prossima Unione ci sarà un tifoso autentico e di lunga data dell’alabarda. Uno che per presentarsi non ha bisogno di cercare notizie sulla storia della Triestina su Wikipedia e cercare di impressionare la tifoseria scomodando i soliti miti. Ma il garante Del Prete è solo un pezzo del mosaico. E’ tutto il resto, quello che ancora non si conosce, che dev’ essere convincente. Nel frattempo, la sottoscrizione promossa dai tifosi e dal Piccolo per salvare marchio e onori si avvia verso i 15mila euro. Ecco, questo è un dato noto. E convincente.ROBERTO DEGRASSI
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