Incredibile. Incredibile,ma vero. Un altro rinvio. Gli imprenditori che ieri sera hanno risposto all’appello del Comune presentandosi in Municipio alla “conta” finale e
decisiva (si pensava...) per le sorti della povera Unione, avrebbero chiesto ulteriori ventiquattro/ trentasei ore per riflettere ancora sulla situazione. Valutare il proprio apporto per costruire una base solida alla rinascita della società. Il tutto, peraltro, per ripartire dal campionato di Eccellenza, la massima espressione dei dilettanti regionali. Per carità: nessuna vergogna. E’ ripartito dall’Eccellenza anche il Treviso quattro anni fa e adesso giocherà il prossimo campionato in Prima divisione di Lega Pro. Dopo un fine settimana trascorso dal sindaco Cosolini e dall’assessore Edera a contattare imprenditori e professionisti che potevano essere interessati a essere coinvolti nell’avventura calcistica – in realtà un’avventura che supera i confini del semplice aspetto calcistico: stiamo parlando di far rinascere una squadra che è entrata nella storia del calcio italiano, basta affacciarsi allo stadio e leggere i versi di Saba e vedere i ritratti di Nereo Rocco - ieri, nel tardo pomeriggio, il tanto atteso appuntamento. Una quindicina le persone attorno al tavolo, che potevano anche essere di più,ma qualcuno ha telefonato spiegando che non poteva partecipare ma che comunque continuava a essere interessato all’operazione. Da parte degli amministratori comunali è stato sottolineato come l’importante sia appunto, ora, costruire una base solida per poter dare non solo un presente ma anche un futuro alla società: iscriversi al campionato e poi chi vivrà vedrà non è una prospettiva che può interessare al Comune. Comune che da parte sua verrà incontro all’operazione favorendo in tutti i modi la fruizione dello stadio Rocco. Gli invitati hanno ascoltato i discorsi che sono stati fatti e quindi avrebbero appunto chiesto ancora qualche ora per mettere a punto le caratteristiche del loro intervento. Sì, perché ieri sera non si sarebbe nemmeno entrati nello specifico delle singole quote per ciascuno dei sottoscrittori. Il clima, va detto, sarebbe ora alquanto fiducioso,ma resta comunque il fatto che nulla è stato ancora deciso. La Triestina è finita nel vortice dell’amministrazione controllata a gennaio, è fallita oltre un mese fa, eppure ancora si rinvia di giorno in giorno, sperando che in Federazione tengano comunque aperta la porta per accettare l’iscrizione della nuova Alabarda fino all’ultimo giorno utile e magari anche oltre. Insomma, appuntamento rinviato a domani. A domani mattina. Che dire? Che dovrebbe essere l’ultimo, quello decisivo. Appunto: dovrebbe... Ma sarà davvero così o ci dovremo accontentare dell’ennesimo balletto sui resti di quella che fu una squadra di calcio che rappresentava questa città?
Guido Barella
I COMMENTI
I tifosi:«Sono troppi gli assenti Gente che non ama la città»
La notizia dell’ennesimo rinvio sulle sorti della società alabardata ha raggiunto i tifosi del Centro di coordinamento in una serata particolare, nella quale avevano invitato gli ormai ex dipendenti della Triestina per ringraziarli del loro comportamento esemplare lungo tutto l’arco di questi mesi così difficili. «Abbiamo voluto passare una serata piacevole con loro – afferma Sergio Marassi , presidente del Centro di coordinamento - e offrire un piccolo rinfresco: sono stati eccezionali con la loro professionalità in condizioni estremamente complicate e purtroppo ci si è già dimenticati di loro. Spero che un’eventuale nuova proprietà possa riprenderne almeno qualcuno ». Già, una nuova proprietà: ci sarà o no? Dopo le notizie di ieri sera, questo il commento di Marassi: «A parte il fatto che si rinvia di nuovo ed è giunta invece l’ora di fare presto, mi lascia perplesso il discorso di puntare ormai dichiaratamente all’Eccellenza. La mia opinione è che a vedere la Triestina in quella categoria ci andranno quattro gatti, invece in serie D si poteva avere un pubblico più numeroso: e proprio con un maggiore numero di spettatori si sarebbero recuperati presto i soldi spesi in più adesso per la serie D e si era già una categoria più su. Ma se non si hanno i soldi da anticipare, è evidente che la serie D non si può fare». Detto questo, però, Marassi elogia chi si sta impegnando in quest’ultimo tentativo: «Questa gente che in queste ore sta cercando di aiutare la Triestina non fa certo parte della Trieste più ricca: sono manager normali, più che altro tifosi che hanno a cuore le sorti dell’Unione, e noi con questi dobbiamo avere un atteggiamento assolutamente positivo. A questi che fanno sacrifici e che nelle loro possibilità stanno cercando di fare qualcosa, va solamente il nostro plauso. Vanno invece giudicati negativamente gli assenti, quelli che non ci sono, i ricchi che come al solito si defilano e non hanno a cuore la squadra della loro città. E che avrebbero potuto farla rimanere anche in Lega Pro e in B». Il presidente del Centro di coordinamento paragona questo tentativo all’iniziativa della sottoscrizione dei tifosi: «Mi sembra che almeno ci tentino e provino a partire, come del resto siamo partiti noi con l’avventura per l’acquisizione del marchio sapendo che non potevamo certo raggiungerla da soli. Ma chi cerca di fare almeno qualcosa, anche se nei propri limiti e possibilità, va sicuramente elogiato »
Antonello Rodio
«Un futuro per la nostra passione»
Confermato l’appuntamento in programma domani alla Sala Olimpia allo stadio
«Un futuro per la nostra passione »: è questo il tema della conferenza- dibattito del tifo alabardato che si svolgerà domani sera con inizio alle 20.30 nella Sala Olimpia del Coni, all’interno della Gradinata Colaussi (si entrerà dal varco 21 dello Stadio Rocco, in via Macelli 5). La convention, organizzata dal Centro di coordinamento dei Triestina Club e dalla Curva Furlan, è aperta ovviamente a tutti i supporter dell’Unione, che sono chiamati a confrontarsi sul futuro dell’intera tifoseria in questo periodo così drammatico nel quale non si sa ancora se ci sarà una nuova Triestina. All’incontro, che ospiterà idee, proposte e percorsi da intraprendere per stringere un legame ancora più saldo tra le varie realtà che animano la tifoseria alabardata, non sono stati invitati ufficialmente autorità politiche o referenti di enti sportivi, in quanto gli organizzatori vogliono solamente dar spazio e voce al tifoso e non vogliono che l'assemblea diventi invece un'opportunità di passerella pubblica o di scambi di accuse tra schieramenti. Ovviamente se qualche autorità o referente politico presenzierà come singolo cittadino all’assemblea – fanno sapere gli organizzatori – sarà ben accetto. Ma la conferenza di domani sarà un’altra occasione per rilanciare la sottoscrizione voluta dai tifosi in collaborazione con Il Piccolo per acquisire il marchio e il patrimonio storico della Triestina Calcio. Per tutta la serata infatti continuerà la raccolta fondi e a incentivarla ci sarà anche una vendita di sciarpe al prezzo di 15 euro l’una. Tutta la somma raccolta, verrà poi indirizzata alla sottoscrizione con l’intestazione «Della Triestina unici padroni». Le sciarpe saranno disponibili dal giorno dopo fino ad esaurimento al Centro di coordinamento e da Dvd Island in viale d’Annunzio. Altre sciarpe saranno vendute anche in occasione di un’altra raccolta fondi, che avverrà venerdì dalle 18 in poi nel locale “Clai” di via Ghirlandaio, dove ci sarà la vendita del materiale del gruppo “Alcool Trieste 1995”: tutto il ricavato sarà destinato alla sottoscrizione per l’acquisizione del marchio. Intanto, questi i fondi devoluti tramite bonifico bancario a beneficio del conto corrente 40300077 (il codice iban è IT90G05336022020000) intestato all’Associazione Nazionale Triestina Club con la casuale “pro Triestina”, aperto all’agenzia della FriulAdria Credit Agricole di piazza Foraggi: Sara Gandolfo 50 euro, Giulio Furlanitto 20 euro, Maurizio Coslovich e Paola Cotterle 15 euro, Triestina club Milano alabardata 100 euro, Mariella Ramani 50 euro, Sergio Sentieri 20 euro, Fabrizio Ferracini e Giuseppina Aglieco 20 euro, Gruppo teatrale La Barcaccia 300 euro, Sandro Menia 20 euro, Claudio Saccari 50 euro, Terzo Viani Unterweger eAnton Serani 200 euro, Antonio Gentile 100 euro, Aldo Selovin e Maria Luisa Sartori 50 euro, Lorenzo Marsi 10 euro, Bruno Valle 20 euro per un totale parziale di1.025 euro

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