martedì 24 luglio 2012

COMPRERÒ Berlusconi promette: «Il Milan resterà in alto» (La Gazzetta dello Sport)

Silvio in vacanza rassicura la figlia Barbara: il club rimane un pezzo importante del gruppo Fininvest
Mare, sole, e anche calcio. Poche frasi, ma probabilmente quelle che Barbara Berlusconi voleva sentirsi dire dal padre. Senza entrare nello specifico, senza parlare di nomi che non avrebbe senso pronunciare, visto che il mercato è territorio esclusivo del signor Silvio e del suo braccio destro Adriano Galliani, i Berlusconi hanno ragionato un po’ sul Milan durante il weekend passato in Sardegna. A Villa Certosa.
Fra un bagno e l’altro, Silvio avrebbe rassicurato Barbara sulla sua voglia di mantenere il club competitivo e di confermarlo come patrimonio fondamentale per il gruppo Fininvest. Austerità Di più, in questo momento, Berlusconi probabilmente non potrebbe dire neppure alla figlia. La decisione presa e poi cambiata nei confronti di Thiago Silva ha provocato malumori fra i tifosi: l’offerta era troppo alta per rifiutarla definitivamente, eppure il presidente non vuole dare l’impressione di mollare il club. Più volte negli ultimi mesi sono stati fatti tentativi di coinvolgere nuovi soci, per ora senza successo. Il Milan ha un marchio forte, ma non ha uno stadio e in generale è difficile trovare chi voglia investire nel calcio italiano. Berlusconi dunque andrà avanti: non vuole più ripianare grossi debiti ogni anno, però non vuole neppure che il Milan si ridimensioni in maniera netta. Miniprezzi Questi sono i piani, la teoria. La realtà di una squadra  da ricostruire dopo la partenza di tanti giocatori è un’altra cosa: il Milan ha bisogno di rinforzi e spetterà come sempre a Galliani trovare i pezzi giusti. Il budget è limitato, minimo se paragonato a quello degli sceicchi: il Milan cercherà tre giocatori, uno per reparto, come richiesto dal suo allenatore. In linea di massima si  potrebbero spendere dai 5 ai 7 milioni per il difensore e altrettanti per il centrocampista, un po’ di più per l’attaccante. Sono cifre orientative, ma da quel che filtra dalla società si capisce che soltanto una parte dei 62 milioni incassati dalla cessione di Thiago e Ibra sarà reinvestita. Di certo il Milan che debutterà in campionato il 26 agosto sarà molto diverso da quello visto in campo nel trofeo Tim. Giovani, ma non solo Piace la linea dei giovani, ma senza esagerazioni: il Milan ha bisogno anche di giocatori pronti, e ci sarà molto da fare anche per costruire i nuovi leader della squadra. Allegri si aspetta molto dalla maturazione di Pato, anche se Boateng sembra il più indicato a prendere il posto che per un po’ è stato di Ibrahimovic. Il Milan dovrà soprattutto inventarsi un modo nuovo di giocare, ha detto l’allenatore, e questo probabilmente avrà fatto piacere al suo datore di lavoro: Berlusconi  si è trovato spesso in disaccordo con Allegri. Se imposterà un Milan più veloce e più tecnico, il presidente non potrà che applaudire. Futuro prossimo Ma non sarà facile, almeno a guardare la rosa attuale. Da oggi, contro lo Schalke, comincia la marcia di un nuovo Milan: contro Chelsea, il 28 a Miami, e Real Madrid, l’8 agosto a New York, bisognerà evitare brutte figure in mondovisione, ma soprattutto piantare nuovi semi. Galliani sarà certamente presente per l’ultima tappa della tournée, contro il Real nel nuovo magnifico stadio degli Yankees: con l’amico Florentino Perez magari non farà affari come una volta, però l’idea del Milan è sempre quella di appartenere al top del continente. Con o senza budget.
ALESSANDRA BOCCI

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