sabato 28 luglio 2012

Juve, Milan e Inter: a che punto siete? (La Gazzetta dello Sport)

JUVE
Elkann va in missione «Scudetto ed Europa»
John carica i bianconeri, che sfilano a Berlino con l’Hertha
«Vogliamo affrontare al meglio sia il campionato sia la Champions League e teniamo a entrambe le competizioni allo stesso modo. Il top player? Stiamo lavorando molto bene per costruire una squadra forte, anche se già lo è». La carica arriva da John Elkann. È a Londra il numero uno della Fiat (ieri ha assistito all’inaugurazione  dell’Olimpiade). Da lì ha preso nota del calendario di Serie A appena  sorteggiato, e anche delle lamentele di De Laurentiis, che parla di «un’ultima giornata che favorisce Milan e Juve».
Il tutto perché il suo Napoli affronterà la Roma, mentre rossoneri e bianconeri se la vedranno rispettivamente con Siena e Sampdoria. L’Ingegnere non replica, va giustamente oltre: «Il calcio è bello anche per questo... Tutte le partite sono difficili, noi inizieremo a Torino con il Parma e poi si vedrà. A prescindere da ogni cosa, il campionato italiano rimane molto difficile, così come la Champions. È importante quindi che lo spirito di squadra si mantenga e si rafforzi». E sul calcioscommesse, «mi sono già espresso (giovedì, ndr). Da parte della Juventus c’è un assoluto sostegno a tutti». Verso la Supercoppa Da ieri sera, intanto, la banda Conte è a Berlino per la prima delle tre amichevoli internazionali di avvicinamento alla Supercoppa italiana dell’11 agosto: oggi appunto l’Hertha, mercoledì a Ginevra il Benfica, infine il Malaga a Salerno (4 agosto). Si gioca all’Olympiastadion. Bei ricordi, ma i campioni del mondo bianconeri sono rimasti a casa. E con Buffon, Pirlo e Barzagli non sono partiti nemmeno gli azzurri di Prandelli. Le defezioni sono invece Ziegler e soprattutto  Mirko Vucinic: gastroenterite per il primo, mentre l’attaccante è alle prese con un leggero affaticamento muscolare. Dueopzioni Uomini contati in difesa. Anzi, solo Lucio in mezzo a tanti giovani. Assenti appunto i nazionali Barzagli, Bonucci e Chiellini (fra l’altro infortunato), oltre a Caceres (ginocchio k.o. per due mesi). In caso di «3-5-2», dietro ci saranno i baby Masi e Rugani (o Untersee) accanto al brasiliano ex Inter, chiamato fra l’altro a riscattare le prime uscite non troppo convincenti. Pochi dubbi da centrocampo in su: Lichtsteiner e De Ceglie sulle fasce, Vidal, Marrone e Asamoah in mezzo al campo, infine Quagliarella-Matri in attacco. Dall’inizio o a gara in corso, Antonio Conte potrebbe pensare anche al «4-3-3», con l’inserimento di Boakye per Rugani: in difesa, quindi, Lucio- Masi in mezzo, Lichtsteiner e De Ceglie larghi. Là davanti, più Boakye di Krasic, perché il serbo (pure lui a Berlino) è sul mercato, e un eventuale infortunio potrebbe compromettere ogni trattativa. Comunque, difesa a tre o tridente, in attacco di sicuro ci saranno Matri e Quagliarella. Quasi uno «spareggio »: con l’arrivo del top player, infatti, uno dei due lascerà quasi certamente Torino.
MIRKO GRAZIANO

MILAN
Usa, riecco Cassano Robinho è in ritardo
Gran gala a Miami col Chelsea Senza passaporto: Binho stop
Una Nuova Frontiera che non è più nuova e soprattutto è affollatissima: il Milan è arrivato ieri negli Stati Uniti, che forse ancora più di altre estati ospita una schiera numerosa di club europei. Incrocerà il suo cammino con Chelsea e Real Madrid. Proverà a consolidare un mercato interessante, anche se il soccer da queste parti non sarà mai come il baseball o il basket. Ma a Miami, dove la comunità ispanica è fortissima, da due settimane si pubblicizza la partita con i campioni d'Europa (calcio d'inizio nello stadio dei Dolphins alle 24 italiane). E a New York, prima di giocare contro il Real Madrid (l'8 agosto sera, in Italia sarà già il 9), la squadra di Allegri parteciperà all'Adidas Store a una di quelle sessioni di autografi e incontro con il pubblico alle quali tanto sono abituati i campioni del mondo anglosassone. Base Philadelphia Dopo Miami, il Milan farà tappa a Philadelphia, dove si fermerà fino al 6 agosto, salvo volare in giornata a Boston (il 4) per un'amichevole con una squadra dell'Honduras. Il 7 agosto trasferimento in treno a New York e chissà se per quella data ci sarà anche Kakà. Per il momento Allegri allena quelli che ha, anche se aspetta rinforzi dal mercato. Ieri sera a Miami per la prima volta la squadra si è allenata quasi al completo, visto che il gruppo si è riunito con i quattro nazio nali italiani (Cassano, Abate, Nocerino e la new entry Montolivo) e il francese Mexes. Però mancava Robinho, bloccato a Francoforte per problemi di passaporto. Il brasiliano arriverà  direttamente a Philadelphia, e l'operazione-formazione per questa gara con il Chelsea si è ulteriormente complicata. Rodaggio Contro i campioni d'Europa ci sarà spazio anche per i nazionali, almeno per uno spezzone di partita. Montolivo è annunciato supermotivato, Cassano dovrà trasmettere  l'entusiasmo che sembra aver perso  dopo la partenza di Ibra, Nocerino comincia la sua ascesa da nuovo leader di centrocampo. Allegri non si cura dei risultati estivi, ma sa che rimediare una figuraccia non sarebbe un bel modo di continuare il cammino dopo i progressi di Gelsenkirchen. Fra l'altro, la squadra di Di Matteo ha appena  pareggiato con il Paris Saint Germain, che in questa estate di shopping bollente (per loro) è diventata la pietra di paragone per tutte le grandi. L'obiettivo dunque è non sfigurare, contando su quelli che sono partiti bene, favoriti da una costituzione fisica leggera. Ma sotto esame c'è soprattutto la difesa rinnovata: su Bonera, uno dei migliori nei primi test, c'è la pressione del senatore che si ritrova al centro del progetto dopo una carriera segnata da tanti guai. Il nuovo acquisto Acerbi invece deve ancora entrare nel vivo, senza lasciarsi schiacciare dal peso del dopo-Nesta e Thiago. Impresa difficile, ma la partita contro i campioni d'Europa può far capire come procede la sua
educazione milanista.
ALESSANDRA BOCCI

INTER
Il Celtic fa sul serio Così piace a Strama
Scozzesi dura prova in vista del preliminare di EuroLeague
Per fare sul serio, serve chi fa sul serio: il Celtic sa comesi fa.Acinque giorni dal primo( mezzo) crocevia della stagione,  l’andata del preliminare di Europa League, Stramaccioni cerca le ultime risposte importanti, anche contraddittorie se necessario, prima della verità: quella che l’Inter dovrà cominciare a dire in casa dell’Hajduk Spalato giovedì sera. E giocare a Glasgow, che è anche sede del torneo olimpico di calcio appena iniziato (ma ad Hampden Park), significherà pure riannusare l’aria che tira quando si affrontano certe sfide: a Spalato per tradizione fa caldo, anche se non si gioca la sera del 2 agosto. Più che amichevole Insomma oggi (ore 14.30 italiane) a Celtic Park, che è considerato il terzo stadio calcistico del Regno Unito dopo Wembley e Old Trafford e che i tifosi bianco verdi chiamano amorevolmente The Paradise (non per gli altri), sarà un’amichevole fino ad un certo punto: non solo perché si celebrano i 125 anni dalla fondazione del club scozzese, o perché si affrontano la prima (nel 1967) e l’ultima squadra europea ad aver festeggiato il Triplete, assieme ad Ajax, Psv Eindhoven, Manchester United e Barcellona. Il  Celtic è ad una settimana dall’esordio in campionato – sabato in casa contro l’Aberdeen - ed è praticamente pronto anche per i preliminari di Champions League, contro l’HJK Helsinki: mettiamoci pure che oltre ad essere una squadra da corsa gioca per tradizione un calcio particolarmente agonistico ed ecco che Stramaccioni avrà il test che cercava, anche per regolarsi in vista di giovedì. Samuel da verificare Il vestito dovrebbe essere il previsto 4-2-3-1 griffato dalla sorpresa Sneijder: Stramaccioni, quando ha riaccolto Wes alla Pinetina, pensava di poterlo avere titolare al massimo per il ritorno del preliminare,madopo averne verificate le condizioni (l’olandese non era mai tornato così dalle vacanze, da quando è all’Inter) e anche la carica psicologica, non esclude più nulla. La partita di stasera, la prima «vera» da quando Sneijder ha ripreso ad allenarsi, gli dirà se sarà un azzardo costruire l’Inter di Spalato attorno a lui già dal 1’. Per il resto,  non è più tempo di esperimenti: l’asse Silvestre-Jonathan sulla fascia destra non è un inedito, come Zanetti a sinistra. Maicon, per ora inserito nella lista europea, verrà buono semmai per il ritorno con l’Hajduk del 9 agosto, visto che dopo la contusione al piatto tibiale nell’amichevole con il Koper non si più allenato. Già per giovedì, da verificare invece il recupero di Samuel, affaticato all’adduttore e assente stasera: giocherà solo se non rischierà nulla, altrimenti fiducia a Ranocchia e Chivu, anche se il romeno è ancora limitato da una ferita alla gamba che risale al ritiro di Pinzolo.
ANDREA ELEFANTE

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