sabato 28 luglio 2012

IL SALVATAGGIO Cosolini: «Nuova Triestina lunedì nascerà la società» (Il Piccolo)

«Abbiamo tempo fino al 6 agosto per esercitare il diritto a giocare in Eccellenza»
Struttura snella con un amministratore unico ma per richiedere la D servono altri soci
Dopo settimane di appelli e riunioni organizzate dall’amministrazione comunale per riportare in vita la Triestina  finalmente arriva la notizia di un primo passo significativo. «Lunedì nascerà la nuova società » ha detto ieri sera il sindaco Roberto Cosolini. Viste le disponibilità non enormi sul piano quantitativo dovrebbe essere soltanto un primo embrione( in quanto a numero di soci e di capitali) perché la ricerca di renderla più solida continua.  «È evidente che la porta resterà aperta a chiunque voglia dare un contributo alla causa - ha continuato il sindaco – anzi più i muscoli saranno forti è più alte saranno le possibilità di chiedere la partecipazione alla serie D».
La sopravvivenza dunque dovrebbe essere garantita. E la ripartenza certa è dall’Eccellenza. «Ho ricevuto una lettera dall’avvocato Gentile della federazione nella quale è specificato il termine del 6 agosto per inoltrare la documentazione (compresa la lettera di affidabilità del primo cittadino ndr) per esercitare il diritto alla riaffiliazione ripartendo dall’Eccellenza » ha concluso Cosolini. La comunicazione, ammesso che i documenti siano in regola, parla dunque di diritto.  Quello che si era già capito in termini informali ora ha anche il timbro dell’ufficialità. Per quanto riguarda l’inserimento in serie D, ammesso che ci fossero le condizioni economiche per farne richiesta (in primis i 300 mila euro a fondo perduto) resta a discrezione dell’organo federale e in particolare del presidente Abete. Dunque all’inizio della prossima settimana nascerà il nuovo soggetto: sarà probabilmente una srl e avrà una struttura leggera con un amministratore unico che avrà l’incarico di portare a termine i primi atti. Già, perché essendo una struttura aperta, l’ingresso di nuovi soci condizionerà  l’organizzazione dell’assetto definitivo. Il 6 agosto dunque la Nuova Triestina dovrà inviare la documentazione e la lettera del sindaco per cominciare una nuova avventura. Nel frattempo l’assessore Edera e i soci continueranno a lavorare per trovare altre risorse (per ora tra capitale e aspettative di ricavi le risorse sarebbero di circa 400 mila euro) perfezionando al contempo due business plan: uno per costruire una squadra in grado di “eccellere” in Eccellenza, l’altro  per affrontare la serie D. Si sa che, per gestire in modo decoroso, il campionato più ambito del pianeta dilettanti, servono almeno 500 mila euro in più. Una cifra che, viste le tribolazioni degli ultimi tempi, appare molto difficile da reperire, quanto meno a Trieste. Qualche freccia c’è ancora e non solo in relazione alla trattativa con gli “amici” del velista Vasco Vascotto. Ma la strada adesso, anche se è tardissimo, è delineata. C’è ancora una decina di giorni di tempo per recuperare almeno un ulteriore mezzo milione (ed è pochino) altrimenti Cosolini e la nuova società non potranno presentare una richiesta più ambiziosa dell’Eccellenza agli organi federali. E la Triestina si ritroverà a giocare in un campionato che mai ha sperimentato nella sua storia quasi centenaria (al massimo si era finiti in D). E dovrà aspettare almeno un paio di anni prima di riaffacciarsi ai professionisti. Chi volesse intervenire la prossima settimana saprà a chi rivolgersi e soprattutto dovrà farlo in fretta.
Ciro Esposito

La trattativa 
Gli “amici” di Vascotto pronti A offrire giocatori e lo staff
Il velista e grande appassionato della Triestina Vasco Vascotto è rientrato dalla missione romana e ieri pomeriggio ha incontrato l’assessore Edera e il sindaco Cosolini. Gli “amici” di Vasco (teniamo criptato il nome per rispetto del mediatore, ma si tratta di un gruppo che si occupa di calcio ad alto livello) sarebbero interessati a sostenere il nuovo progetto della Triestina. Un nuovo progetto però che interessa soltanto se si svilupperà partendo dalla serie D per poter poi in futuro rafforzare la partnership. Il gruppo non sembra intenzionato a entrare da subito nella compagine sociale nè ad offrire un apporto finanziario diretto (anche se sarebbe decisivo al fine dell’iscrizione in D). L’offerta, se sarà confermata, è comunque di quelle sulle quali tutti i soggetti triestini dovrebbero riflettere. Potrebbe arrivare a Trieste un gruppo corposo (almeno  una decina) di giocatori giovani che hanno già debuttato tra i professionisti (e che quindi per giocare in D dovrebbero  rinunciare al proprio status e i vincoli federali non sono pochi) e potrebbe essere messa a disposizione della nuova società una parte dello staff tecnico (in particolare diesse e allenatore). Insomma non solo l’operazione comporterebbe un significativo sgravio di costi (nell’ordine del 30-40% del budget totale) ma si potrebbe lavorare da subito con una prospettiva per il futuro. Per chi vuole ricostruire da zero potrebbe essere un handicap. Ma per ripartire dalla D quando le avversarie saranno già impegnate nel ritiro precampionato sarebbe un’occasione unica. Il vero problema comunque per fare sì che l’affare vada in porto è che al momento non ci sono le risorse sufficienti per  tentare di essere ammessi alla serie D. Già il fondo di 300 mila euro da devolvere alla federazione per l’iscrizione senza titolo sportivo appare come un ostacolo insormontabile. Ma poi affrontare la stagione senza ulteriore capitale sarebbe un suicidio. Senza che gli “amici” di Vascotto o qualcun altro metta mani al portafoglio la D resta una chimera. (ci.es.)

L’iniziativa dei tifosi
Elargizioni, 23 giorni quasi 23 mila euro
I cittadini continuano a partecipare, i “vip” invece latitano
Continua l’afflusso delle elargizioni per salvare il patrimonio storico dell’Unione e soprattutto il marchio. L’assemblea pubblica alla quale hanno partecipato mercoledì sera decine di appassionati alabardati darà ulteriore impulso alla raccolta lanciata dai tifosi (mai così uniti e determinati) e sposata dal nostro quotidiano. Anche nella giornata del 25 luglio sono arrivate una ventina di sottoscrizioni per un ammontare di 830 euro. Il totale complessivo è di quasi 23 mila euro. Una cifra devoluta quasi esclusivamente da cittadini comuni perché a parte due politici, un partito e un paio di imprenditori i triestini più “nobili” continuano a latitare. E visto che non sono poi molti quelli che stanno contribuendo a fondare la nuova Triestina a questo punto tutti gli altri non hanno più ragioni   per difendere la loro indifferenza. Ma c’è ancora tempo per rimediare. Queste le elargizioni di giornata: Gualtiero Michelazzi 38 euro, T.C. i ragazzi del muretto 250 euro, Nivea e Antonio Noviello 60 euro, Aldo Nardin 20 euro, T.C. Bassa Friulana 400 euro, Stifanich-Fontana 30 euro, Samy e Antonio 15 euro. Ricordiamo che i moduli per le elargizioni raccolte  dal Piccolo sono a disposizione in tutte le filiali della provincia dell’Unicredit. C’è anche la possibilità di rivolgersi al Centro di Coordinamento  dei Triestina Club in via dei Macelli dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19.

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