venerdì 24 novembre 2017

Luis Alberto dà spettacolo L’EuroLazio non perde mai (la Gazzetta dello Sport)

Un gran destro al volo dello spagnolo: raggiunto il Vitesse,ma fallito il record dei 5 successi di fila. Tanto turnover pensando alla Fiorentina

La perla di Luis Alberto e poco altro. Ma va bene così. Perché la Lazio, già sicura non solo della qualificazione ma anche del primo posto, aveva davvero poco da chiedere alla partita col Vitesse. L’11 alla fine ha accontentato tutti: la squadra olandese che, dopo aver racimolato un solo punto nelle prime quattro gare, ha salvato in qualche modo la faccia col pari strappato sul campo della prima in classifica; ma pure la squadra di casa, il cui primo obiettivo era quello di affaticarsi il meno possibile (da qui la scelta di un turnover quasi totale), evitando però brutte figure.

NIENTE RECORD Tutti contenti, dunque, meno Inzaghi. Perché un successo avrebbe consentito alla sua squadra di realizzare il record di vittorie consecutive (5) nelle coppe europee. La striscia si è invece fermata a 4, che è ugualmente primato, ma in coabitazione con altre tre Lazio (quelle delle stagioni 1994-95, 1997-98 e 2015-16). Il tecnico aveva dato l’ordine di dosare le forze, visto che alle porte c’è i l confronto di campionato con la Fiorentina. Si sarebbe però aspettato di più dagli uomini finora utilizzati meno. Che invece o hanno deluso (vedi Nani e Palombi, in particolare) oppure si sono limitati al compitino. Così le cose migliori le hanno fatto vedere coloro che, in teoria, avevano meno interesse a farlo, ossia gli unici due titolari scesi inizialmente in campo: Bastos dietro e Luis Alberto in avanti (bene anche il rientrante Basta).
APPLAUSI Lo spagnolo, come sempre più spesso gli succede, ha illuminato il gioco. E lo ha fatto pur giostrando da regista arretrato invece che da trequartista (poi dopo l’infortunio di Nani è tornato sulla trequarti). Ma soprattutto, a pochi minuti dall’intervallo, ha tirato fuori il numero che ha consentito alla Lazio di pareggiare: tiro al volo di collo destro, di prima, sul cross di Basta. Con palla che si è infilata nell’angolo basso. E poi tanto di dedica alla moglie in attesa del loro terzo figlio. Il Vitesse era andato in vantaggio (meritatamente) poco prima del quarto d’ora, grazie a una punizione trasformata da Linssen (con Vargic, messo in campo al posto di Strakosha, poco reattivo). Gli olandesi hanno disputato una prima metà di tempo più che dignitosa (Linssen è andato vicino al raddoppio), ma poi hanno vistosamente rallentato. Ed ancor di più lo hanno fatto nella ripresa quando, col passar dei minuti, anche la Lazio ha pensato esclusivamente ad amministrare le forze: molto possesso palla e pochissime accelerazioni per i biancocelesti. Bene lo stesso, comunque. Tranne che per l’infortunio di Nani. Che poco dopo l’intervallo si è fermato per un sospetto stiramento. Ne avrà per due tre settimane.

Stefano Cieri

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