Coutinho a segno con la Juve Guarin e Palacio stendono il Milan
Non bisogna essere sceicchi per presentare un manto erboso degno del primo grande eventodel calcio italiano. Si gioca invece su una «spiaggia bagnata» rovinando lo spettacolo e mettendo a rischio le gambe dei giocatori. Ben tre bianconeri finiscono in infermeria. Una brutta figura. E stavolta non c’entra niente la crisi economica che ha colpito il nostro Paese. O il monte stipendi da abbassare. E’ solo sciatteria. Punto e a capo. Il Trofeo Tim lo vince l’Inter che batte Juve e Milan. Stramaccioni ha disegnato un progetto tattico interessante che ha in Guarin il suo punto di partenza.
Il colombiano è un maestro nel verticalizzare subito la manovra. Un perfetto trampolino di lancio per attaccanti rapidi come Coutinho, Palacio e Milito. E, presto, arriverà anche Sneijder, un altro che si esalta negli spazi. In più Guarin, sicuramente il migliore in campo, ha anche i tempi giusti per andare lui stesso alla ricerca del gol. Come dimostra il colpo di testa vincente contro il Milan. Benissimo Guarin, bene Palacio (assist e gol) e bene Coutinho. Il ragazzino sta crescendo di partita in partita. Stramaccioni lo lascia libero di andare dove lo porta il cuore. O l’istinto. Può diventare un valore aggiunto. In vista del primo impegno ufficiale, il 2 agosto il preliminare di Europa League, la squadra nerazzurra deve solo mettere a posto la difesa. Ieri in evidente affanno soprattutto nelle coppie centrali (Ranocchia- Chivu prima, poi Silvestre- Chivu). Stramaccioni a un certo punto ha anche sperimentato la difesa a tre ma il reparto ha continuato a ballare. Con l’unica eccezione di Handanovic autore di un paio di interventi decisivi (nella prima gara contro la Juve) e di un’uscita dall’area di rigore palla al piede che ha ricordato qualche vecchio numero di Julio Cesar. La morale è che l’esperienza e la grinta di Samuel (ieri a riposo) sono indispensabili. Ma questo il tecnico nerazzurro lo sa benissimo. La Juve E la Juve? La squadra di Conte non ha smarrito l’idea di gioco che le ha regalato lo scudetto. Anche senza pezzi da novanta in mezzo al campo come Pirlo e Marchisio riesce comunque a sviluppare una manovra divertente. Palloni buoni ne arrivano tanti nell’area di rigore avversaria. Il problema è che, come è successo nell’ultimo campionato, il rapporto tiri in porta-gol resta decisamente negativo. Male Quagliarella, malino Matri. L’unico a salvarsi è Vucinic che conquista e trasforma il rigore che permette ai bianconeri di battere il Milan. Per carità, la società è consapevole di dover intervenire per potenziare il settore offensivo. Marotta da due mesi sta cercando un top-player. Un bomber da venti gol. Si è partiti con Higuain ed ora si lavora su Jovetic dopo aver pensato e cercato Van Persie, Suarez e Cavani. L’importante è che qualcuno arrivi e, possibilmente, prima possibile. Il Trofeo Tim boccia anche il reparto difensivo bianconero. Lucio, beccato dai tifosi dell’Inter, commette un’altra papera clamorosa proprio contro i suoi vecchi colleghi nerazzurri. Il brasiliano viene tradito da un rimbalzo strano del pallone che permette a Coutinho (un giovane che capitan Lucio ha protetto nei suoi primi approcci nella Selecao) di fulminare Storari con una conclusione imparabile. Ma su questo fronte Conte non ha motivo di spaventarsi. Chiellini, Barzagli e Bonucci torneranno presto dalle vacanze e si riprenderanno le tre maglie da titolare. Certo è che Lucio, nei piani della Juve, doveva diventare una preziosa alternativa ma per il momento il matrimonio non funziona. Di Pirlo ce n’é uno solo. E, forse, anche di Ibra. O di Thiago Silva. Rossoneri Il Milan chiude il Trofeo Tim con due sconfitte. Una bastonata che poteva essere messa in preventivo visto che la squadra di Allegri è stata «svuotata » dalla campagna cessioni. Servono rinforzi. E questo lo sa benissimo anche Galliani che sta lavorando a trecento sessanta gradi alla ricerca del colpo giusto. Matri, uno degli obiettivi rossoneri, ieri non ha incanta toma resta un’ipotesi. Le piccole consolazioni arrivano dal giovane El Shaarawy autore di un bel gol e sempre nel cuore della gara e da Boateng. Uno che garantisce muscoli alla squadra rossonera e che non ha perso il gusto di cercare il gol con le sue fucilate dalla distanza. Il resto è tutto un cantiere aperto. Manca un leader in mezzo al campo (potrà diventarlo in futuro Montolivo?), manca qualità nel reparto difensivo che ha perso, in un colpo solo, due giganti quali Thiago e Nesta. Bonera ieri è andato benino ma anche lui deve cambiare abito. Un esercizio non semplice. Ma il Milan non ha appuntamenti di livello dietro l’angolo e quindi può permettersi di avere pazienza, almeno per qualche altro giorno. La partita vera la deve giocare la società in sede di campagna acquisti. Servono un difensore, un centrocampista e uno come Tevez. Tanta roba.
LUCA CALAMAI
Nessun commento:
Posta un commento