L’attesa, l’ansia, la preoccupazione dei tifosi per la possibile rinascita della Triestina non ha fine. All’appello lanciato dal sindaco Cosolini e dall’assessore Edera ogni giorno qualcuno in più risponde. Ma sono imprenditori o professionisti tifosi non business-man e men che meno professionisti del calcio. Ma anche ieri dall’ennesimo incontro convocato in Comune non è arrivata la fumata bianca ma nemmeno (se questa può essere una
consolazione) quella nera. Gli intervenuti alla corte
dell’amministrazione comunale hanno deciso di prendersi ancora ventiquattro ore di tempo. La road map dovrebbe essere la seguente: oggi o al massimo domani mattina definire incarichi e deleghe della futura società e costituirla possibilmente davanti al notaio nella giornata di domani. Inoltrare la richiesta di affiliazione alla federazione (anche se l’assessore Edera assicura che c’è tempo fino al 3 agosto). Il condizionale è più che d’obbligo vista l’incertezza che ha caratterizzato la vicenda soprattutto nelle ultime settimane. I nomi di chi ha partecipato alla riunione?Top secret a parte gli ormai noti Pedicchio, Tramontin e Del Prete. A quale categoria aspira la costituenda società? Se arrivasse un cavaliere bianco dell’ultima ora si potrebbe anche pensare alla D, altrimenti la Triestina non sparirà ma dovrà cimentarsi in Eccellenza. Perché l’unico dato certo è che gli ipotetici soci hanno denaro sufficiente soltanto per affrontare il campionato regionale. È già qualcosa ma non è certo un gran traguardo. Perché la Triestina non sarebbe più la prima squadra cittadina e perché un inserimento forzato dell’alabarda in Eccellenza non piace a nessuno. Nemmeno ai cugini friulani. Ma tant’è, di questi tempi, dirà l’amministrazione comunale, bisogna accontentarsi. Oggi il noto velista e grande tifoso della Triestina Vasco Vascotto è in missione a Roma per convincere amici seri (rispettiamo la riservatezza) che prendere l’Unione in D sarebbe un affare. Molti, e anche la gran parte dei partner di Edera, si augurano che il miracolo possa avvenire. Per restare alla realtà il rinvio della seduta di ieri è dovuto alla definizione di dettagli tutt’altro che secondari. Quando i potenziali soci si contano a decine e con gli stessi che partecipano più per senso di responsabilità che per convinzione non è facile nemmeno allestire gli organi societari (cda in primis). Perché una volta salvata l’affiliazione c’è da mettersi al lavoro per costruire una squadra e un’organizzazione da zero. E con l’aspettativa, se si parte dall’Eccellenza, di fare bene. Possibilmente di vincere. E i 300-400 mila euro disponibili non sono sufficienti a garantire un risultato sul campo. Altro discorso sarebbe per la D, categoria più dignitosa per una città che, per quanto sgangherata è pur sempre popolata da 200 mila anime. La tifoseria potrebbe accettare anche un anno di transizione purché gestito con trasparenza e serietà. Ma i 500-600 mila euro in più per affrontare la più nobile serie dei dilettanti al momento non ci sono. Così come non si è materializzato il milione in più che avrebbe consentito all’Unione un mese e rotti fa di trovarsi adesso in Lega Pro, con tanti giocatori in casa e con un vivaio ancora intatto. Una follia. Ma adesso si capisce perché il Comune ha mollato il colpo senza scomporsi più di tanto. Con così poche frecce al suo arco sarebbe stato un suicidio. Se questa benedetta nuova Triestina si materializzerà qualcuno dovrà allestire la squadra. Loris Tramontin, oltre a occuparsi di eventi musicali con Azalea, ha una lunga esperienza in campo dilettantistico. Qualche buon giocatore può portarlo. Rumors dicono che si sta prenotando un incarico anche Schiraldi. Tutto da verificare. Ameno di ulteriori intoppi o gradite sorprese, sempre possibili, la Triestina rinascerà ma le incognite sono moltissime. Non resta che attendere la prossima riunione...
Ciro Esposito
Sull’Alabarda il Consiglio si infiamma
L’opposizione attacca Edera e Cosolini. Bertoli (Pdl): «Dilettanti allo sbaraglio»
Opposizione all’attacco dell’amministrazione Cosolini sul caso Triestina. La questione è stata portata ieri all’attenzione del Consiglio comunale, con la relazione dell’assessore allo Sport Emiliano Edera su quanto fatto fin qui. E sull’attualità: «La situazione è complessa. Esiste un gruppo di persone locali di buona volontà che sta ragionando. In questo momento, non abbiamo certezze. Supporteremo qualsiasi persona seria e credibile». «Abbiamo sempre chiesto agli interlocutori due cose: serietà e capacità economica- ha spiegato in aula Edera -,non possiamo prescindere da una cifra minima di partenza. Ma tutti quelli che si sono avvicinati in queste settimane non hanno dato garanzie». Poi, il via agli interventi dei consiglieri, fra maggioranza di centrosinistra e opposizione (centrodestra più “grillini”). Con i suggerimenti del duo Pd, Aureo Muzzi e Fabio Petrossi, improntati a garantire la “triestinità” della nuova società a costo di ripartire dall’Eccellenza o comunque inserendo un dirigente di peso che sia espresso dal territorio. Un attimo dopo, fuoco aperto dal Pdl. «Anche il sindaco deve assumersi le sue responsabilità. Dilettanti allo sbaraglio», ha sentenziato Everest Bertoli. «Il gruppo Hera è un interlocutore o no?», il quesito posto da Paolo Rovis, agganciato evidentemente al tema della fusione fra la multi utility miliana e AcegasAps. «Accuso questa giunta di non avere i grandi contatti economici che aveva Illy», la sottolineatura di Claudio Giacomelli. Se Marino Sossi (Sel) ha affermato di credere che «non serva un impegno economico enorme» per ripartire dall’Eccellenza o dai Dilettanti, Cesare Cetin (Idv) ha lodato il lavoro di Cosolini e Edera (“dipietrista” come lui): «L’amministrazione ha fatto e sta facendo il massimo». Meno tenero Maurizio Ferrara (Lega): «È assurdo che il Consiglio sia stato coinvolto solo oggi. La colpa è del sindaco che ha delegato una persona giovane, appena arrivata, senza contatti con l’imprenditoria triestina». Il riferimento è a Edera, cui Franco Bandelli (Un’altra Trieste) ha suggerito quella che sarebbe stata a suo avviso la strada per rendere appetibile l’investimento sull’Alabarda: «Fornire un pacchetto, per la gestione di tutta la cittadella dello sport di Valmaura, con PalaTrieste e Grezar oltre al Rocco. Ripartiamo dall’Eccellenza - ha aggiunto -. E siamo tutti responsabili». In chiusura, Roberto Decarli (Trieste cambia): «No a scontri politici sulla Triestina». E rivolto all’opposizione: «Siete più bravi? Aiutateci». Mentre da Michele Lobianco è giunta la richiesta di «dialogare ancora con i tifosi», una ristretta rappresentanza dei quali si è presentata ieri in Comune. Replica di Edera: «Abbiamo sempre segnalato come tutti gli spazi del Rocco siano utilizzabili». Sul quesito legato a Hera: «AcegasAps è impegnata su un altro fronte sportivo. Chiederle un altro sforzo ora è difficile». E in ultimo, oltre a ribadire il sostegno agli imprenditori locali pronti a lanciare la Nuova Triestina, il finale criptico: «Non è detto che qualcos’altro non possa venire fuori...». (m.u.)
Elargizioni oltre quota 21.000 euro
Intanto, ha già raggiunto quota 21.200 euro la sottoscrizione voluta dai tifosi e appoggiata da “Il Piccolo” per salvare il patrimonio storico e il marchio della Triestina. Questi i nomi dei sottoscrittori che hanno fatto l’elargizione nella giornata di lunedì: Mauro Amelio 25 euro, Otello Masoni 50 euro, Giovanni Lokar500 euro, Michele Sanseverino 30 euro, Gianpiero Chiapolino 20 euro. L’incasso di giornata ammonta 715 euro La raccolta dei fondi viene effettuata con le Elargizioni al Piccolo: i moduli sono disponibili nelle agenzie Unicredit e nella compilazione si deve indicare la causale “Pro Triestina” e come beneficiario l’Associazione nazionale Triestina club. Ma non è questa l’unica modalità di adesione. Il coordinamento dei Triestina club ha attivato altri due strumenti. Dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19 è infatti aperta la sede sociale in via dei Macelli presso il quale ci si può rivolgere di persona. Inoltre si potrà anche effettuare il versamento tramite un bonifico bancario a beneficio del conto corrente 40300077 (il codice iban è IT90G05336022020000) intestato all’Associazione Nazionale Triestina Club con la casuale “pro Triestina”, conto corrente che è stato aperto all’agenzia della FriulAdria Credit Agricole di piazza Foraggi. E la raccolta continua.

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