mercoledì 18 luglio 2012

Forza sette Con lo scudetto dopo 2.256 giorni E la Juve dilaga (La Gazzetta dello Sport)

Bianconeri ok nella prima da campioni d’Italia Subito in svantaggio, poi doppio Quagliarella
Asamoah corre per tre Attacco: Vucinic già tonico Che errore Lucio all’inizio...
Quel pezzetto di stoffa tricolore è il particolare che cambia tutto. È una storia finita e allo stesso tempo è una storia appena cominciata. Lo scudetto ricompare sulle maglie della Juve 2.256 giorni dopo: l’ultima volta era il 14 maggio 2006, sul campo neutro di Bari, 2-0 alla Reggina e una festa presto dimenticata, sgualcita, rovinata. Ieri 3.000 tifosi hanno riempito lo stadio di St. Vincent per l’amichevole con l’Aygreville e chi non ce l’ha fatta a entrare si è piazzato sulla strada sopra il campo e ha visto la partita appoggiato al guard-rail. Applausi per tutti, cori, entusiasmo. E la sensazione che la Juve farà di tutto per tenere a lungo sulla sua maglia quel pezzetto di stoffa tricolore.

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Non si possono dare giudizi dopo appena cinque giorni di lavoro. La risposta del fisico alle prime, intense,  sollecitazioni incide troppo sul rendimento nelle amichevoli. Però qualche sommaria indicazione si può trarre e quella più positiva riguarda Kwadwo Asamoah. Il ghanese sembra aver già capito cosa vuole Conte, che gli chiede inserimenti, appoggi, rapidità nella riconquista della palla. E il carattere è quello giusto: dopo un paio di passaggi sbagliati Asa si è lasciato andare a un urlaccio che ha (piacevolmente) sorpreso i tifosi che lo stavano seguendo con grande attenzione. A bordo campo c’era l’altro nuovo acquisto Mauricio Isla, che sta completando la rieducazione al ginocchio all’Isokinetic e che ha voluto raggiungere i compagni almeno per la prima amichevole. Isla, come tutti, si sarà stupito per l’errore di Lucio che ha regalato a Marco Turato la storia da raccontare ai nipotini. Ma il brasiliano non ha fatto una piega e ha continuato il suo inserimento nei meccanismi della Juve mostrando grande determinazione. Buoni gli spunti di Pepe a destra, un po’ impreciso Marrone, debutto di personalità per Masi. Le punte In attacco hanno segnato tutti: Vucinic è sembrato il più pimpante, ha cercato il numero per i tifosi, le triangolazioni con i compagni, gli assist, il gol. Quagliarella e Matri hanno voglia di segnare e di incidere, sanno che il loro futuro è incerto e che potrebbero anche finire sul mercato in base allo sviluppo di alcune trattative. Il giovane Boakye, che andrà in prestito, ha mostrato velocità e intraprendenza. Contro un avversario che gioca in Eccellenza, la Juve è ovviamente arrivata molte volte davanti al portiere e ci sono stati degli errori di mira che possono essere spiegati anche con la fatica accumulata nelle gambe. Però di sicuro uno dei salti di qualità che deve compiere questa squadra riguarda la precisione sotto porta. E anche per questo motivo la dirigenza sta cercando un campione che possa fare la differenza in area.
G.B. OLIVERO 

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